Attualità

LIVORNO COUNSELING: un aiuto concreto

  • Pubblicato: Lunedì, 28 Novembre 2016 14:04
  • Scritto da Cortex

Fabio Artigiani, counselor

Intervista a Fabio Artigiani, professional counselor e formatore, presidente dell’associazione di promozione sociale e della salute “Livorno counseling”.


Incontriamo Fabio Artigiani in una mattina autunnale, nel suo studio, per conoscere da vicino “Livorno counseling”, una realtà associativa nata poco meno di 4 anni fa e che si occupa di accoglienza, ascolto e prevenzione in un'ottica di benessere emotivo e promozione della salute.
“Buongiorno Fabio. Come prima domanda ci potresti spiegare cos'è il counseling e in cosa consiste la vostra professione di counselor?”
Il counseling professionale è un'attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità della vita di una persona, che noi chiamiamo “cliente”, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di tirar fuori le energie e le risorse interne per affrontare un dato problema. Il counseling offre uno spazio di ascolto e riflessione, nel quale esplorare anche alcune difficoltà di tipo relazionale (con il partner, i figli, i genitori, gli amici, i colleghi...), uno spazio in cui affrontare scelte difficili, aumentare la propria autostima, sentirsi ascoltato e in cui rinforzare le proprie capacità di cambiamento. E' un intervento che utilizza diverse metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici e può essere erogato in vari ambiti da quello privato a quello sociale, scolastico, sanitario e aziendale.
Il counselor qualificato è un professionista della relazione di aiuto con una formazione triennale, un tirocinio esperienziale e un percorso personale che ne garantiscono le competenze.
Il suo compito è quello di accompagnare il cliente verso una soluzione rispetto ai suoi problemi che si possono presentare nella vita di tutti i giorni. Lavora insieme al cliente per far emergere come detto i suoi punti di forza, senza però fare diagnosi e senza intervenire nell'area psicoterapica o sanitaria.
“Cosa ha spinto te e gli atri counselor a dar vita a Livorno Counseling? E come mai a Livorno?”
Livorno Counseling nasce dall'esigenza mia e di altri professionisti counselor, in parte conosciuti durante il percorso di formazione, di unire le forze per far conoscere il counseling e i suoi ambiti di intervento. Abbiamo scelto Livorno perché siamo tutti o quasi nati e cresciuti in città e conosciamo bene i bisogni del nostro territorio e delle persone che lo abitano e crediamo che l'aiuto che possiamo offrirgli sia utile, efficace e soprattutto come servizio sociale ad oggi non ci risulta essere mai stato offerto da nessuna realtà.
“Chi sono i counselor di Livorno Counseling?”
Ad oggi Livorno Counseling ha 15 soci counselor per la maggior parte residenti nella provincia di Livorno, questo ci permette di poter coprire con il nostro servizio tutto il territorio provinciale. Abbiamo anche un counselor di Siena e siamo pronti ad accogliere altri provenienti da altre province. Siamo tutti professionisti con qualifica che hanno seguito una formazione triennale in scuole accreditate, un tirocinio esperienziale e un lavoro personale. Non possiamo pensare di poter aiutare una persona se prima non aiutiamo noi stessi!
“Quali sono gli obietivi “guida” della vostra associazione?
L'obiettivo principale è di far conoscere il counseling. Nonostante il termine counselor è iniziato ad essere utilizzato in Italia già negli anni '90 e nel 2000 nascono le prime due associazioni di counseling, nel linguaggio comune si fa ancora fatica a sapere cos'è e a che cosa serve. Per questo crediamo che il nostro compito come professionisti sia di divulgare informazioni su cosa effettivamente facciamo attraverso il nostro sito web, i canali social, le varie fiere e convegni a cui partecipiamo, ma soprattutto crediamo che lo strumento migliore per far conoscere e comprendere la nostra professione sia “fare counseling” mettendo a disposizione le nostre competenze. Ad oggi abbiamo aperto convenzioni e partnership con associazioni, sindacati come la CGIL, scuole di danza, studi di fisioterapia e centri sportivi. In questi mesi stiamo lavorando ad alcuni nuovi progetti nell'ambito sportivo, istituzionale e scolastico. In quest'ultimo anno abbiamo collaborato con alcuni insegnanti su un progetto innovativo per le scuole, diverso rispetto a ciò che è stato proposto ad oggi nell'ambito della relazione di aiuto, che ha come obiettivo quello di sostenere dirigenza e corpo docenti. Siamo convinti che l'attività di counseling scolastico sia la più idonea a esistere all'interno del sistema scuola, rispetto ad altre forme di percorsi di aiuto, che, a detta di alcuni docenti, talvolta hanno prodotto più problemi che risolverli. Anche perché per fare relazione di aiuto sono convinto serva un solido lavoro su stessi durante la formazione professionale. Negli Stati Uniti esistono da diversi anni gli uffici del counselor in ogni scuola di ordine e grado.
Collaboriamo anche con l'AIMA della Bassa val di Cecina che porta supporto e servizio sia per i malati di alzheimer che per suoi familiari: ci piacerebbe potesse svilupparsi anche a Livorno città, con un progetto dedicato a loro. Inoltre stiamo cercando circoli anziani disponibili a partecipare ad un'idea sulla relazione di aiuto che li veda coinvolti in prima persona.
Un altro ambito che ci interessa molto e che ci ha visti protagonisti di recente con un progetto all'interno di una società di calcio livornese, è quello sportivo. Questo tipo di attività di counseling serve innanzitutto a facilitare la comunicazione tra le varie figure presenti (società, allenatore, dirigenti) ed anche nel rapporto tra questi ed i genitori: nel nostro caso ci occupavamo di calciatori junior. Una comunicazione più efficace porta a sviluppare un clima più sereno che a cascata si traduce in migliori risultati e migliori prestazioni. Vista la nostra esperienza, siamo disponibili a collaborazioni con chi vorrà usufruire gratuitamente dei nostri servizi, ovviamente non solo nell'ambito del calcio.
“Fabio, da presidente dell'associazione e da counselor come mai secondo te nel 2016 c'è bisogno di questo tipo di aiuto?”
Questa domanda fu il tema centrale della presentazione dell'associazione che facemmo nel 2013 agli Asili notturni. Livorno ha a mio avviso dei tratti peculiari che la distinguono da altre città, è un luogo in cui si vive bene grazie al clima mite, al mare, ai grandi spazi aperti che permettono di vivere lo sport e il tempo libero in grande libertà e condividendo questi momenti con altre persone. I livornesi sono famosi per essere dei grandi sportivi: infatti il medagliere olimpico vede un gran numero di atleti nati e cresciuti nelle nostre zone. Questo denota quanto chi vive in città e in provincia abbia culturalmente un'attenzione particolare al proprio benessere. Spesso mi capita di vedere, quando cammino sul lungomare, persone che si raccontano da sole o in compagnia: il mare aiuta sicuramente a parlare anche in modo intimo e a confidarsi portando fuori emozioni e stati d'animo. Il counseling in questo sicuramente ha qualcosa in comune col “mare livornese”: è un luogo riservato in cui raccontarsi e conoscersi, ma, a differenza del semplice camminare sul mare, compie un intervento primario e di prevenzione rispetto a certi momenti difficili della vita in cui una persona può trovarsi, che se non ben gestiti possono evolvere in negativo portando all'emergere di patologie e disturbi.
“Chi vi volesse contattare per usufruire dei vostri servizi e sostenere la vostra associazione o come partner di progetti e convenzioni, come può fare?”
Chi vuole sostenerci, supportarci nei progetti e continuare a permetterci di fare servizio di counseling gratuitamente e in modo capillare, abbiamo gli studi dei nostri professionisti a disposizione e diffusi su tutto il territorio livornese. Può contattarci tramite e-mail a info@livornocounseling.it o telefonando al 393 4955606. Per conoscere più da vicino cosa facciamo potete visitare il nostro sito web www.livornocounseling.it e la nostra pagina facebook livornocounseling.

  

  

 

 

 

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

 

1. Cosa sono i cookie?

I cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati dagli utenti inviano ai loro terminali, ove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva. I cookie delle c.d. "terze parti" vengono, invece, impostati da un sito web diverso da quello che l'utente sta visitando. Questo perché su ogni sito possono essere presenti elementi (immagini, mappe, suoni, specifici link a pagine web di altri domini, ecc.) che risiedono su server diversi da quello del sito visitato.

2. A cosa servono i cookie?

I cookie sono usati per differenti finalità: esecuzione di autenticazioni informatiche, monitoraggio di sessioni, memorizzazione di informazioni su specifiche configurazioni riguardanti gli utenti che accedono al server, memorizzazione delle preferenze, ecc.

3. Cosa sono i cookie "tecnici"?

Sono i cookie che servono a effettuare la navigazione o a fornire un servizio richiesto dall'utente. Non vengono utilizzati per scopi ulteriori e sono normalmente installati direttamente dal titolare del sito web.

Senza il ricorso a tali cookie, alcune operazioni non potrebbero essere compiute o sarebbero più complesse e/o meno sicure, come ad esempio le attività di home banking (visualizzazione dell'estratto conto, bonifici, pagamento di bollette, ecc.), per le quali i cookie, che consentono di effettuare e mantenere l'identificazione dell'utente nell'ambito della sessione, risultano indispensabili.

4. I cookie analytics sono cookie "tecnici"?

No. Il Garante (cfr. provvedimento dell'8 maggio 2014) ha precisato che possono essere assimilati ai cookie tecnici soltanto se utilizzati a fini di ottimizzazione del sito direttamente dal titolare del sito stesso, che potrà raccogliere informazioni in forma aggregata sul numero degli utenti e su come questi visitano il sito. A queste condizioni, per i cookie analytics valgono le stesse regole, in tema di informativa e consenso, previste per i cookie tecnici.

5. Cosa sono i cookie "di profilazione"?

Sono i cookie utilizzati per tracciare la navigazione dell'utente in rete e creare profili sui suoi gusti, abitudini, scelte, ecc. Con questi cookie possono essere trasmessi al terminale dell'utente messaggi pubblicitari in linea con le preferenze già manifestate dallo stesso utente nella navigazione online.

6. È necessario il consenso dell'utente per l'installazione dei cookie sul suo terminale?

Dipende dalle finalità per le quali i cookie vengono usati e, quindi, se sono cookie "tecnici" o di "profilazione".

Per l'installazione dei cookie tecnici non è richiesto il consenso degli utenti, mentre è necessario dare l'informativa (art. 13 del Codice privacy). I cookie di profilazione, invece, possono essere installati sul terminale dell'utente soltanto se questo abbia espresso il proprio consenso dopo essere stato informato con modalità semplificate.

7. In che modo il titolare del sito deve fornire l'informativa semplificata e richiedere il consenso all'uso dei cookie di profilazione?

Come stabilito dal Garante nel provvedimento indicato alla domanda n. 4, l'informativa va impostata su due livelli.

Nel momento in cui l'utente accede a un sito web (sulla home page o su qualunque altra pagina), deve immediatamente comparire un banner contenente una prima informativa "breve", la richiesta di consenso all'uso dei cookie e un link per accedere ad un'informativa più "estesa". In questa pagina, l'utente potrà reperire maggiori e più dettagliate informazioni sui cookie scegliere quali specifici cookie autorizzare.

8. Come deve essere realizzato il banner?

Il banner deve avere dimensioni tali da coprire in parte il contenuto della pagina web che l'utente sta visitando. Deve poter essere eliminato soltanto tramite un intervento attivo dell'utente, ossia attraverso la selezione di un elemento contenuto nella pagina sottostante.

9. Quali indicazioni deve contenere il banner?

Il banner deve specificare che il sito utilizza cookie di profilazione, eventualmente anche di "terze parti", che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell'utente.

Deve contenere il link all'informativa estesa e l'indicazione che, tramite quel link, è possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie.

Deve precisare che se l'utente sceglie di proseguire "saltando" il banner, acconsente all'uso dei cookie.

10. In che modo può essere documentata l'acquisizione del consenso effettuata tramite l'uso del banner?

Per tenere traccia del consenso acquisito, il titolare del sito può avvalersi di un apposito cookie tecnico, sistema non particolarmente invasivo e che non richiede a sua volta un ulteriore consenso.

In presenza di tale "documentazione", non è necessario che l'informativa breve sia riproposta alla seconda visita dell'utente sul sito, ferma restando la possibilità per quest'ultimo di negare il consenso e/o modificare, in ogni momento e in maniera agevole, le proprie opzioni, ad esempio tramite accesso all'informativa estesa, che deve essere quindi linkabile da ogni pagina del sito.

11. Il consenso online all'uso dei cookie può essere chiesto solo tramite l'uso del banner?

No. I titolari dei siti hanno sempre la possibilità di ricorrere a modalità diverse da quella individuata dal Garante nel provvedimento sopra indicato, purché le modalità prescelte presentino tutti i requisiti di validità del consenso richiesti dalla legge.

12. L'obbligo di usare il banner grava anche sui titolari di siti che utilizzano solo cookie tecnici?

No. In questo caso, il titolare del sito può dare l'informativa agli utenti con le modalità che ritiene più idonee, ad esempio, anche tramite l'inserimento delle relative indicazioni nella privacy policy indicata nel sito.

13. Cosa deve indicare l'informativa "estesa"?

Deve contenere tutti gli elementi previsti dalla legge, descrivere analiticamente le caratteristiche e le finalità dei cookie installati dal sito e consentire all'utente di selezionare/deselezionare i singoli cookie.

Deve includere il link aggiornato alle informative e ai moduli di consenso delle terze parti con le quali il titolare ha stipulato accordi per l'installazione di cookie tramite il proprio sito.

Deve richiamare, infine, la possibilità per l'utente di manifestare le proprie opzioni sui cookie anche attraverso le impostazioni del browser utilizzato.

14. Chi è tenuto a fornire l'informativa e a richiedere il consenso per l'uso dei cookie?

Il titolare del sito web che installa cookie di profilazione.

Per i cookie di terze parti installati tramite il sito, gli obblighi di informativa e consenso gravano sulle terze parti, ma il titolare del sito, quale intermediario tecnico tra queste e gli utenti, è tenuto a inserire nell'informativa "estesa" i link aggiornati alle informative e ai moduli di consenso delle terze parti stesse.

15. L'uso dei cookie va notificato al Garante?

I cookie di profilazione, che di solito permangono nel tempo, sono soggetti all'obbligo di notificazione, mentre i cookie che hanno finalità diverse e che rientrano nella categoria dei cookie tecnici, non debbono essere notificati al Garante.

16. Quando entrano in vigore le misure prescritte dal Garante con il provvedimento dell'8 maggio 2014?

Il Garante ha previsto un periodo transitorio di un anno a decorrere dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale per consentire ai soggetti interessati di mettersi in regola. Tale periodo terminerà il 2 giugno 2015.

www.57100livorno.it: registrazione n° 3 del 03 dicembre 2015.  presso il Tribunale di Livorno - e.mailinfo57100livorno@gmail.com  

Direttore Responsabile: Fabio Buffolino      Note Legali  -  Informativa sulla Privacy  - Informativa sui Cookie