Attualità

Intervista a Marco Barbieri, segretario dell’Associazione Parkinsoniani Livornesi

  • Pubblicato: Giovedì, 12 Aprile 2018 18:58
  • Scritto da S. Consani

Bruno Tognetti, primo Presidente dell'Associazione insieme a Marco Barbieri

D: Marco Barbieri, quando e come è nata questa lodevole associazione?
R: L'Associazione è nata nell'ottobre del 2012. Pensata e voluta dal compianto Bruno Tognetti, figura storica del Rugby Livorno e tra i protagonisti della battaglia per far rinascere il giornale "Il Tirreno" quando negli anni Settanta Attilio Monti decise di chiudere "Il Telegrafo".

Bruno, colpito dalla malattia, pensò necessario riunire in un'associazione i tanti malati di parkinson livornesi per dare più forza alle loro istanze. Chiese aiuto a tre suoi amici che nulla avevano a che vedere con la malattia: Suggi, Mazzoni ed il sottoscritto. È così che è nata l'Associazione che oggi conta 116 soci.
D: Quali scopi ha l’associazione e come è strutturata?
R: L'Associazione ha come scopo di fornire occasione di confronto e sostegno ai malati di Parkinson ed ai loro familiari divenendone un punto di collegamento e coordinamento; inoltre vuole informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e tutte le figure professionalmente coinvolte nella malattia. La sua struttura è piuttosto semplice: c'è una Presidente, Frida Cecchi, un vicepresidente Valter Biasci, un Consiglio Direttivo e quindi i soci.
D: Ci parli di questa malattia e come tenerla a bada, se è possibile.
R: È una malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso centrale. A un certo punto comincia a manifestarsi, in alcune regioni cerebrali deputate alla produzione di dopamina e di altre sostanze, un processo a cascata che porta alla creazione di agglomerati di una proteina, la alfa-sinucleina, tra i neuroni e ne provoca la morte e questo provoca dei malfunzionamenti dei circuiti cerebrali.
La malattia colpisce i movimenti automatici che facciamo quasi senza pensarci. Il paziente inizia a muovere male una mano o a trovare difficoltà nell’eseguire dei movimenti che prima faceva quasi senza accorgersene. Normalmente quando si dice Parkinson, si pensa al ‘tremore’, ma non tutti i pazienti ne soffrono, poiché è solo uno dei modi in cui la malattia si manifesta. I sintomi più frequenti sono, se vogliamo fare un elenco non esaustivo, la bradicinesia, ossia il rallentamento e la perdita di movimenti spontanei e di routine, i disturbi del sonno, la sindrome delle gambe senza riposo (un formicolio alle gambe e la sensazione di doverle muovere), la rigidità nell’espressione facciale, la difficoltà di deglutizione, un dolore persistente al collo o alla spalla o al braccio che si può presentare anche sotto forma di formicolio, la perdita del senso dell'olfatto, la difficoltà nell'articolazione delle parole, la ridotta oscillazione delle braccia durante il cammino, i cambiamenti di umore e di personalità, come ansia e depressione, etc.
Le sfumature di questa patologia sono molte e rendono complessa anche la sua diagnosi, tanto che si può parlare di tanti tipi di malattia di Parkinson. La diagnosi è clinica, ma possono essere fatti esami strumentali, come la risonanza magnetica o la scintigrafia cerebrale, detta Datscan, che permette di osservare eventuali riduzioni della dopamina nel cervello. Quest’ultimo esame permette di confermare la diagnosi o di distinguere il Parkinson da eventuali parkinsonismi o da altre sindromi, come il tremore essenziale. Gli approcci terapeutici sono di tipo farmacologico e il trattamento più efficace è quello con la levodopa, ma possono essere prescritti anche farmaci dopaminagonisti. Un altro approccio è quello chirurgico con la stimolazione cerebrale profonda, detta anche DBS, che consiste nel posizionare due elettrodi direttamente in determinate zone del cervello. A questo tipo di intervento sono candidabili circa il 10% dei pazienti.
In aggiunta alla terapia farmacologica e alla DBS, vanno prendendo sempre più importanza la fisioterapia riabilitativa, le attività sportive e anche quelle ludiche. Questo orientamento si propone innanzitutto il mantenimento della situazione psicofisica del paziente e la prevenzione di danni secondari e terziari, cioè delle problematiche non direttamente causate dalla patologia primaria, ma dalla riduzione del movimento, dell’attività fisica generale, dei contatti sociali. Queste attività possono apportare un reale beneficio ai pazienti migliorandone la qualità di vita correlata alla salute, le condizioni fisiche generali, la forza muscolare, l'equilibrio, la velocità e la sicurezza dell'andatura e quindi ritardare o ridurne quanto più il declino funzionale.
D: Ho letto sul vostro sito www.parkinsonianilivornesi.it che organizzate eventi. Di che genere? In cosa consistono?
R: Le cito gli ultimi. Abbiamo partecipato ad un progetto cofinanziato dalla Fondazione Livorno denominato STIMA e condiviso con il musicista e musicoterapista Riccardo Della Ragione. Grazie all'utilizzo di una poltrona vibroacustica a cui si sono sottoposte 16 persone, si è potuto registrare alla fine del percorso un effetto positivo della terapia acustico-vibrazionale, in termini di benessere psicofisico e di miglioramento della qualità del sonno. Inoltre, riguardo agli aspetti più strettamente motori, i test eseguiti da medici e fisioterapisti durante le varie fasi del protocollo hanno evidenziato nella maggior parte dei soggetti un miglioramento dell’assetto posturale, il contenimento (sia pure temporaneo) del tremore a riposo e, in alcuni casi, l’acquisizione di una maggiore agilità nei passaggi posturali.
Un altro progetto è stato quello della camminata nordica fatto con Luca Cecchetto, presidente della Scuola Nordic Walking di Livorno. I parkinsoniani arruolati nel protocollo hanno seguito un training preciso, con regolare frequenza per tre mesi consecutivi. Prima dell’inizio vero e proprio dello studio i partecipanti hanno dovuto necessariamente familiarizzare con la tecnica della camminata con i bastoncini. All’inizio e alla fine di questa finestra temporale sono state effettuate delle valutazioni cliniche e strumentali per verificare la performance motoria ed è stato quindi osservato, nella maggior parte dei soggetti coinvolti, un miglioramento, proporzionalmente alla gravità di malattia e alla abilità tecnica raggiunta, in molte prestazioni motorie, nella stabilità posturale e nella tolleranza all’esercizio fisico. A livello soggettivo le persone percepivano anche una maggiore sicurezza nello svolgere attività della vita quotidiana e una maggiore efficienza.
Importanti sono i nostri stabili rapporti con il Poliambulatorio Cosmer di Livorno che, sensibile alle nostre richieste, ha messo a punto un Progetto Salute Parkinson che, coinvolgendo neurologi, fisioterapisti, neuropsicologi, psicologi, logopedisti e nutrizionisti, consente di affrontare, in un unico Centro ed in modo personalizzato, la patologia in maniera multidisciplinare.
Va da sé che oltre a queste iniziative particolari ce ne sono altre di carattere prettamente ludico-ricreative-mangerecce! In questi giorni si sta parlando di organizzare un torneo di burraco.
D: Se volessimo sostenervi, come dobbiamo fare? Avete, immagino, delle coordinate bancarie attraverso le quali la gente non mancherà di dimostrare la loro generosità.
R: Sì, naturalmente. Ricordo volentieri, in questo periodo di dichiarazione dei redditi, che è possibile devolvere il 5 x mille alla nostra Associazione inserendo nell'apposito spazio della dichiarazione dei redditi la propria firma ed il nostro codice fiscale 92116810497. Invece, per chi volesse fare una donazione utilizzando il nostro conto corrente, quello che segue è il nostro IBAN: IT04 X033 5901 6001 0000 0073 433. Ringrazio anticipatamente.
D: Per il futuro avete dei programmi, dei nuovi progetti?
R: Guardi, in questo momento mi preme molto riuscire a consolidare la collaborazione con altre Associazioni ed in particolare con l'Associazione Pisa Parkinson (http://associazionepisaparkinson.it), un'associazione nata lo scorso anno, ma molto agguerrita e che ci vede uniti nel tentare di portare avanti i rapporti con le istituzioni locali (Asl e AUOP) e con la Regione Toscana. Siamo molto vicini anche al Comitato Italiano Associazioni Parkinson (http://comitatoparkinson.it) che ci aiuta nella battaglia contro l'irreperibilità dei farmaci causata dalle storture della distribuzione e del cosiddetto mercato parallelo che porta inevitabilmente ad una carenza di farmaci per i parkinsoniani che, come ho detto prima, si trovano a dover convivere con una terapia farmacologica complessa e ai quali l’irreperibilità, anche momentanea, di un solo farmaco produce effetti disastrosi. In questo caso ci hanno dando una grossa mano tutti i Consiglieri del Comune di Livorno ed è funzionante un tavolo di lavoro diretto dall'assessora Ina Dhimgjini.
D: Grazie per la sua disponibilità signor Barbieri. Vorremmo che lanciasse una sorta di appello alle persone che leggeranno questa utile intervista.
R: Intendo rivolgermi in particolare alle persone alle quali è stato da poco diagnosticato il Parkinson ed ai loro familiari: non nascondetevi! Non siete soli e nel confronto con altre persone potrete trovare conforto e l'esperienza fatta su una strada percorsa da altri prima di voi. La nostra Associazione è a vostra disposizione.

 

Foto di gruppo dopo la Commissione V

 

Una lezione di nordic walking a Villa Fabbricotti

  

  

 

 

 

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

 

1. Cosa sono i cookie?

I cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati dagli utenti inviano ai loro terminali, ove vengono memorizzati per essere poi ritrasmessi agli stessi siti alla visita successiva. I cookie delle c.d. "terze parti" vengono, invece, impostati da un sito web diverso da quello che l'utente sta visitando. Questo perché su ogni sito possono essere presenti elementi (immagini, mappe, suoni, specifici link a pagine web di altri domini, ecc.) che risiedono su server diversi da quello del sito visitato.

2. A cosa servono i cookie?

I cookie sono usati per differenti finalità: esecuzione di autenticazioni informatiche, monitoraggio di sessioni, memorizzazione di informazioni su specifiche configurazioni riguardanti gli utenti che accedono al server, memorizzazione delle preferenze, ecc.

3. Cosa sono i cookie "tecnici"?

Sono i cookie che servono a effettuare la navigazione o a fornire un servizio richiesto dall'utente. Non vengono utilizzati per scopi ulteriori e sono normalmente installati direttamente dal titolare del sito web.

Senza il ricorso a tali cookie, alcune operazioni non potrebbero essere compiute o sarebbero più complesse e/o meno sicure, come ad esempio le attività di home banking (visualizzazione dell'estratto conto, bonifici, pagamento di bollette, ecc.), per le quali i cookie, che consentono di effettuare e mantenere l'identificazione dell'utente nell'ambito della sessione, risultano indispensabili.

4. I cookie analytics sono cookie "tecnici"?

No. Il Garante (cfr. provvedimento dell'8 maggio 2014) ha precisato che possono essere assimilati ai cookie tecnici soltanto se utilizzati a fini di ottimizzazione del sito direttamente dal titolare del sito stesso, che potrà raccogliere informazioni in forma aggregata sul numero degli utenti e su come questi visitano il sito. A queste condizioni, per i cookie analytics valgono le stesse regole, in tema di informativa e consenso, previste per i cookie tecnici.

5. Cosa sono i cookie "di profilazione"?

Sono i cookie utilizzati per tracciare la navigazione dell'utente in rete e creare profili sui suoi gusti, abitudini, scelte, ecc. Con questi cookie possono essere trasmessi al terminale dell'utente messaggi pubblicitari in linea con le preferenze già manifestate dallo stesso utente nella navigazione online.

6. È necessario il consenso dell'utente per l'installazione dei cookie sul suo terminale?

Dipende dalle finalità per le quali i cookie vengono usati e, quindi, se sono cookie "tecnici" o di "profilazione".

Per l'installazione dei cookie tecnici non è richiesto il consenso degli utenti, mentre è necessario dare l'informativa (art. 13 del Codice privacy). I cookie di profilazione, invece, possono essere installati sul terminale dell'utente soltanto se questo abbia espresso il proprio consenso dopo essere stato informato con modalità semplificate.

7. In che modo il titolare del sito deve fornire l'informativa semplificata e richiedere il consenso all'uso dei cookie di profilazione?

Come stabilito dal Garante nel provvedimento indicato alla domanda n. 4, l'informativa va impostata su due livelli.

Nel momento in cui l'utente accede a un sito web (sulla home page o su qualunque altra pagina), deve immediatamente comparire un banner contenente una prima informativa "breve", la richiesta di consenso all'uso dei cookie e un link per accedere ad un'informativa più "estesa". In questa pagina, l'utente potrà reperire maggiori e più dettagliate informazioni sui cookie scegliere quali specifici cookie autorizzare.

8. Come deve essere realizzato il banner?

Il banner deve avere dimensioni tali da coprire in parte il contenuto della pagina web che l'utente sta visitando. Deve poter essere eliminato soltanto tramite un intervento attivo dell'utente, ossia attraverso la selezione di un elemento contenuto nella pagina sottostante.

9. Quali indicazioni deve contenere il banner?

Il banner deve specificare che il sito utilizza cookie di profilazione, eventualmente anche di "terze parti", che consentono di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze dell'utente.

Deve contenere il link all'informativa estesa e l'indicazione che, tramite quel link, è possibile negare il consenso all'installazione di qualunque cookie.

Deve precisare che se l'utente sceglie di proseguire "saltando" il banner, acconsente all'uso dei cookie.

10. In che modo può essere documentata l'acquisizione del consenso effettuata tramite l'uso del banner?

Per tenere traccia del consenso acquisito, il titolare del sito può avvalersi di un apposito cookie tecnico, sistema non particolarmente invasivo e che non richiede a sua volta un ulteriore consenso.

In presenza di tale "documentazione", non è necessario che l'informativa breve sia riproposta alla seconda visita dell'utente sul sito, ferma restando la possibilità per quest'ultimo di negare il consenso e/o modificare, in ogni momento e in maniera agevole, le proprie opzioni, ad esempio tramite accesso all'informativa estesa, che deve essere quindi linkabile da ogni pagina del sito.

11. Il consenso online all'uso dei cookie può essere chiesto solo tramite l'uso del banner?

No. I titolari dei siti hanno sempre la possibilità di ricorrere a modalità diverse da quella individuata dal Garante nel provvedimento sopra indicato, purché le modalità prescelte presentino tutti i requisiti di validità del consenso richiesti dalla legge.

12. L'obbligo di usare il banner grava anche sui titolari di siti che utilizzano solo cookie tecnici?

No. In questo caso, il titolare del sito può dare l'informativa agli utenti con le modalità che ritiene più idonee, ad esempio, anche tramite l'inserimento delle relative indicazioni nella privacy policy indicata nel sito.

13. Cosa deve indicare l'informativa "estesa"?

Deve contenere tutti gli elementi previsti dalla legge, descrivere analiticamente le caratteristiche e le finalità dei cookie installati dal sito e consentire all'utente di selezionare/deselezionare i singoli cookie.

Deve includere il link aggiornato alle informative e ai moduli di consenso delle terze parti con le quali il titolare ha stipulato accordi per l'installazione di cookie tramite il proprio sito.

Deve richiamare, infine, la possibilità per l'utente di manifestare le proprie opzioni sui cookie anche attraverso le impostazioni del browser utilizzato.

14. Chi è tenuto a fornire l'informativa e a richiedere il consenso per l'uso dei cookie?

Il titolare del sito web che installa cookie di profilazione.

Per i cookie di terze parti installati tramite il sito, gli obblighi di informativa e consenso gravano sulle terze parti, ma il titolare del sito, quale intermediario tecnico tra queste e gli utenti, è tenuto a inserire nell'informativa "estesa" i link aggiornati alle informative e ai moduli di consenso delle terze parti stesse.

15. L'uso dei cookie va notificato al Garante?

I cookie di profilazione, che di solito permangono nel tempo, sono soggetti all'obbligo di notificazione, mentre i cookie che hanno finalità diverse e che rientrano nella categoria dei cookie tecnici, non debbono essere notificati al Garante.

16. Quando entrano in vigore le misure prescritte dal Garante con il provvedimento dell'8 maggio 2014?

Il Garante ha previsto un periodo transitorio di un anno a decorrere dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale per consentire ai soggetti interessati di mettersi in regola. Tale periodo terminerà il 2 giugno 2015.

www.57100livorno.it: registrazione n° 3 del 03 dicembre 2015.  presso il Tribunale di Livorno - e.mailinfo57100livorno@gmail.com  

Direttore Responsabile: Fabio Buffolino      Note Legali  -  Informativa sulla Privacy  - Informativa sui Cookie