La stagione estiva, come noto, costituisce il periodo in cui il cosiddetto “turismo del mare” profila la massima espressione attraverso la maggior affluenza di persone verso le località a più alta vocazione turistica balneare e l’incremento, in aggiunta agli utenti tradizionali del mare, del turismo diportistico nautico ovvero dell’insieme delle attività di svago, ludiche e sportive.
La Guardia di Finanza aeronavale di Livorno con i suoi reparti è impegnata come “unica forza di polizia” in mare nel contesto di sicurezza marittimo e assicura un efficace presidio di legalità. Con le altre Amministrazioni statali, concorre per garantire anche l’incolumità dell’utenza marittima intervenendo in quei particolari contesti connotati da forme di elusione della normativa nazionale ed europea.
Trovano collocazione in questo contesto le recenti attività di polizia marittima condotte, in ambito portuale e zone di mare adiacenti, dal Guardacoste e dalle vedette costiere della Stazione Navale di Livorno che hanno consentito il sequestro di reti da posta, lunghe fino a 2.000 metri, non segnalate secondo le disposizioni vigenti, la scoperta di soggetti intenti alla pesca con attrezzi vietati e senza la necessaria autorizzazione e da ultimo, ma non meno importante, il rispetto delle disposizioni del “Regolamento per la disciplina dei servizi marittimi e degli accosti del porto di Livorno”.
Per quest’ultimo tema sono stati effettuati controlli ai natanti soprattutto nell’ambito del mantenimento della adeguata “velocità di sicurezza” in ambito portuale, essenziale a non creare moto ondoso che possa arrecare danno agli altri natanti o all’integrità di opere murarie, e nel corretto utilizzo dei natanti delle imboccature del porto, in entrata e uscita.
Le fiamme gialle labroniche hanno tuttora in corso una serie di approfondimenti investigativi finalizzati a individuare alcuni responsabili di violazioni in materia che, nella fattispecie, prevedono oltre alla confisca delle attrezzature, sanzioni amministrative da 1.000 a 6.000 euro.
La Componente Aeronavale della Guardia di Finanza costituisce un fondamentale presidio delle acque territoriali e contigue a tutela dell’economia legale e per contrastare le attività illecite, in continua crescita nel settore della pesca, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore.