D) Da quanto tempo dipingi? Parlami di te con una breve biografia
R) Sono di origine siciliana, ma ho vissuto trent’anni per lavoro a Monza, dove mi sono trasferita subito dopo la laurea, per mancanza di prospettive occupazionali nella mia regione. Durante le notti insonni dovute alla fine di una importante relazione sentimentale, ho iniziato a disegnare, la mattina lavoravo e il pomeriggio frequentavo la scuola di disegno e di acquarello. Mi sono trasferita a Livorno circa dieci anni fa, perché amo il mare e i colori vivi e nitidi, simili a quelli della Sicilia. Sono sempre stata brava a disegnare, tanto che da bambina vinsi un concorso con il disegno di un cavallo e domatore circensi. Dipingo da circa venticinque anni, perché attratta dalla bellezza della natura, degli animali e di ogni piccolo e insignificante fiore di prato o dai colori delle nuvole al tramonto, che puntualmente fotografavo e dicevo: ne farò un quadro. Finché un giorno ho deciso e ho provato.
D) Come è nata la tua passione?
R) Figlia di un pittore che mi ha trasmesso l'amore per l'arte, ho iniziato dipingendo con lui, seguendo tutti i suoi preziosi consigli e trascorrendo insieme pomeriggi sereni e ricchi di emozioni. Dopo la sua morte, si è spenta la vena creativa e ho smesso perché la vista di colori e pennelli mi rattristava troppo. Ho ripreso a dipingere a febbraio di questo anno, grazie all' iniziativa di ''Arte sotto gli archi'' in cui mi sono ritrovata quasi per caso, incoraggiata da una amica.
D) Quali sono il tuo stile e la tua tecnica?
R) Dipingo a olio, acrilico, ma la mia passione sono gli acquerelli con ritratti di animali, paesaggi, soggetti figurativi e soprattutto floreali. I miei fiori preferiti sono quelli selvatici, spontanei, liberi e indomabili come i papaveri.
D) A quali manifestazioni, mostre individuali o collettive e premi hai partecipato?
R) Ho partecipato alle manifestazioni collettive di “Arte sotto gli archi” a Porta a Mare quasi ogni mese, a quella di Lorenzana “il Borgo dell’Arte” del 1° luglio 2023, a quella della 36° rassegna Nazionale FIDAPA di Arte moderna e Contemporanea alla Bottega del Caffè di Livorno.
D) Cosa ne pensi dell’arte moderna?
R) L’arte moderna l’ho amata grazie ai quadri di mio padre, che è partito dal puro realismo, ma negli anni ha attraversato periodi influenzati dal Cubismo, dal Futurismo, dalla Optical Art. Penso che i pittori moderni, allontanandosi dalle tradizioni, abbiano veramente rivoluzionato l’arte, trasformandola in un vero e proprio strumento di libera espressione.
D) Ci sono dei pittori che ti hanno maggiormente influenzato?
R) Inizialmente gli impressionisti, dopo aver visto le loro principali opere a Parigi, poi ho molto amato l’espressionismo tedesco soprattutto la corrente del Der Blaue Reiter, perché voleva esprimere il mondo interiore emozionale e spirituale del pittore, piuttosto che la realtà esterna. Ultimamente sono molto attratta dall’espressionismo astratto, dal Action Painting di Pollock e dalla tecnica Fluid Painting con gli acrilici. Nella tecnica dell’acquerello mi ha molto ispirato Van Gogh, Frank Webb che usa colori vivaci ed energici e John Marin che è arrivato ad un tipo di acquerello molto astratto.
D) Pensi che l’arte e la cultura abbiano perso interesse negli ultimi anni?
R) Essendo un’insegnante ormai in pensione, ho avuto modo di seguire la progressiva indifferenza da parte di molti ragazzi (e delle famiglie che li hanno educati), per tutto ciò che non porta un immediato profitto, soprattutto per la cultura, considerata una inutile perdita di tempo. Purtroppo, anche l’arte viene spesso ignorata dai giovani, i quali cercano solo elementi estetici colorati per arredare le loro pareti di casa e quindi scambiano volentieri un quadro di Renato Natali con una qualsiasi stampa. È proprio per questo che bisogna andare in contro tendenza e seminare l’amore per la natura, per la semplicità e il rispetto della pluralità, attraverso l’arte in tutte le sue forme.
(Intervista di Nadia Consani)