Il Commissariato della Polizia di Stato di Rosignano Solvay nella giornata di ieri ha ricevuto una querela per una tipologia di truffa non ancora segnalata in zona prima d’ora.
Dalle dichiarazioni è emerso che gli autori del reato avevano affisso precedentemente un avviso sul portone condominiale della vittima, riportante un logo di “Reti Distribuzione”, in cui veniva segnalata l’installazione di nuove valvole gas antincendio e di rilevamento del monossido di carbonio da parte di un tecnico dotato di tesserino di riconoscimento, specificando la conformità dei dispositivi alle direttive europee.
Presso l’abitazione del querelante, un uomo di 76 anni, si sono presentati due ragazzi italiani dall’età apparente di circa 18-20 anni e con accento del nord, riferendo di dover consegnare due dispositivi per il rilevamento del gas a fronte di una spesa di 8 euro ciascuno, pagabili solo tramite bancomat. A quel punto, convinto che si trattasse di due veri addetti, l’uomo effettuava il pagamento con la propria tessera bancomat tramite un apparecchio Pos portatile di cui era in possesso uno dei due giovani, il quale faceva in modo di oscurarne il display con la mano. Subito dopo gli stessi consegnavano al malcapitato due oggetti, apparentemente sensori di rilevamento, dicendo che il giorno successivo sarebbe intervenuto un tecnico abilitato all’installazione.
La mattina successiva, effettivamente, si presentava un giovane di colore dall’età apparente di anni 21-22, anch’esso con accento del nord, il quale, dopo aver attaccato i due sensori alle pareti, chiedeva al padrone di casa se poteva mostrargli la ricevuta del pagamento effettuato il giorno prima. Il malcapitato riferiva di non aver ricevuto alcuna ricevuta e a quel punto il giovane gli chiedeva di consegnargli il bancomat digitando il codice Pin sull’apparecchio Pos, in modo da verificare l’avvenuto pagamento del giorno prima, cosa che ingenuamente faceva, mentre il falso tecnico, anche in questo caso, riusciva a coprire con la mano il display. Al termine dell’operazione questi confermava che tutto era a posto e si allontanava.
Dopo qualche giorno il querelante si è visto rifiutare la carta bancomat come metodo di pagamento della spesa al supermercato e chiedendo spiegazioni alla propria banca ha scoperto di essere stato vittima di truffa. I due movimenti con il bancomat effettuati dai sedicenti tecnici del gas erano dell’importo di 1.197,00 euro ciascuno, per un danno totale di 2394,00 euro.
Il Commissariato di Rosignano Solvay, che ha subito avviato indagini finalizzate a ricostruire il percorso del denaro sottratto alla vittima per giungere all’identificazione degli autori della truffa, invita chiunque dovesse trovarsi in una situazione simile a contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112.