Sabato 14 ottobre dalle ore 9 alle 13 presso gli Hangar Creativi (Via Carlo Meyer n. 65) la Fondazione Trossi-Uberti ha organizzato un incontro ad ingresso gratuito dal titolo "Sergio Polano. Uno storico per molte arti" in ricordo della figura poliedrica di Sergio Polano, storico dell’architettura e delle arti, nato nel 1950 a Livorno e scomparso un anno fa.
La sua opera – oltre 25 volumi e 400 pubblicazioni in riviste italiane e straniere – ha abbracciato la storia dell'architettura contemporanea, l’architettura museale e l’allestimento espositivo, il design, i caratteri tipografici, la grafica di banconote e francobolli, il camouflage delle navi durante la Grande guerra, gli hangar per dirigibili, gli abecedari architettonici.
Dal 1996 aveva fatto parte della redazione della rivista "Casabella", contribuendone al rinnovamento con le sue pubblicazioni e curandone dal 2008 il sito ufficiale. Ha preso parte alla progettazione di allestimenti per le Capitali della Cultura italiane.
Racconteranno di Sergio Polano docenti e professionisti da ogni parte d'Italia: Roberto Idà, architetto; Beppe Cantele, direttore della casa editrice Ronzani; Giorgio Cedolin docente di Tipografia e Storia del design; Marco Gemignani, docente di Storia navale presso l'Accademia Navale di Livorno; Antonella Gioli, docente di Museologia, critica artistica e del restauro presso il Dipartimento di civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa; Marco Magni, fondatore dello Studio Guicciardini & Magni Architetti; Amedeo Palazzi, Art Director; Michela Scibilia, Graphic Designer.
L'evento, a ingresso libero, è patrocinato dalla Regione Toscana, dal Comune di Livorno, dalla Federazione Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Toscani e dall'Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Livorno (l'incontro è valido per il riconoscimento di CFP per gli iscritti all’Albo).
Sergio Polano era nato il 24 gennaio 1950 a Livorno, dove aveva vissuto fino a quindici anni. Trasferitosi poi a Roma, aveva sempre mantenuto un forte legame con la sua città natale, con i vecchi amici e la Toscana.
Laureatosi nel 1974 in architettura all’Iuav di Venezia con Manfredo Tafuri, aveva iniziato la carriera accademica come assistente e poi ricercatore. In seguito, come professore associato di Storia dell’architettura contemporanea, aveva insegnato in diverse sedi universitarie: Udine, Ferrara, Venezia, Politecnico di Milano, HFAK di Vienna, Treviso e infine di nuovo a Venezia.
Nel 2008, professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea, si era ritirato dall’insegnamento per dedicarsi ai diversi aspetti dell’arte: dall’architettura all’allestimento espositivo, al design, dai caratteri tipografici alla grafica di banconote e francobolli, dal camouflage delle navi durante la Grande guerra, agli hangar per dirigibili, per spaziare ancora dagli abecedari architettonici allo studio degli autori contemporanei.
Dal 1996 aveva fatto parte della redazione della rivista Casabella, contribuendone al rinnovamento con le sue pubblicazioni e curandone dal 2008 il sito ufficiale.
Innovatore nella ricerca storica e nell’insegnamento, ha dato contributo fondamentale alla nascita, a Venezia, della Facoltà di design ed arti, come alla ricerca nei campi di grafica, design e tipografia, nella progettazione di mostre, libri ed eventi. I suoi studi sull’architettura e l’arte olandese del ’900 hanno aperto nuove prospettive di ricerca, come quelli sull’allestimento espositivo italiano. Il suo libro Mostrare (1988) è un riferimento imprescindibile per chi affronti questa materia, come lo sono gli studi sulla grafica, oggetto di due volumi – Abecedario (2002) e Sussidiario (2010) – e le guide all’architettura italiana del ’900.
Negli ultimi anni aveva stabilito una feconda collaborazione con la casa editrice Ronzani, che ha pubblicato i suoi ultimi lavori: Abbecedari architettonici e Ezio D’Errico. Mistero dei caratteri, entrambi del 2022, e, in collaborazione con Alessandro Santero, un libro sulla grafica industriale di prossima uscita.
La sua opera – oltre 25 volumi e 400 pubblicazioni in riviste italiane e straniere – trascende i limiti della realtà culturale italiana per abbracciare quella europea e internazionale, per originalità, vastità e diversità del carattere della sua ricerca. È mancato il 14 giugno 2022 lasciando una preziosa eredità di sapere, di studi, di ricerche e di una contagiosa curiosità nell’esplorare il vastissimo mondo delle arti, scegliendo sempre di percorre sentieri non battuti.