I Carabinieri del Comando Stazione di Donoratico, al termine di una rapida attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Livorno un trentanovenne laziale gravemente indiziato di aver tentato di mettere a segno l’ennesima truffa con la tecnica “dello specchietto” che anche questa volta avrebbe danneggiato un ignaro turista austriaco.
L’uomo, un cinquantatreenne, alla guida di una Nissan con targa straniera stava percorrendo il raccordo super stradale FI-PI-LI in direzione Livorno quando, all’altezza del capoluogo, ha udito un forte rumore provenire dalla parte posteriore del veicolo. Guardando nello specchietto retrovisore, avrebbe notato una Golf bianca che, sopraggiungendo da dietro, segnalava con i fari di fermarsi.
La vittima predestinata in quel momento avrebbe realizzato di essere stato appena coinvolto in un sinistro ed ha pertanto accostato. Dopo un primo contatto con l’altro automobilista, si sono accordati per prendere entrambi la prima uscita disponibile e si sono fermati per accordarsi.
È così iniziata la classica dinamica della cd. “truffa dello specchietto”: in particolare, il conducente della Golf a quel punto avrebbe fatto intendere chiaramente che l’altro, in fase di sorpasso, gli aveva urtato lo specchietto retrovisore danneggiandolo. Per essere convincente ha mostrato al malcapitato un vetro dello specchietto che era effettivamente rotto e di conseguenza ha avanzato una salata richiesta di risarcimento peraltro immediata, ammontante a ben 1300 euro, corrispondente, a suo dire, al valore del danno provocato dall’urto.
La vittima, spaesata, ma convinta di non aver urtato alcuna autovettura, si sarebbe rifiutata rispondendo che avrebbe potuto rivolgersi direttamente all’assicurazione, non cedendo nemmeno davanti all’ultima richiesta della controparte che, esternando agitazione e rabbia, avrebbe abbassato piano piano la pretesa risarcitoria immediata fino a 400 euro per chiudere definitivamente la questione.
Tuttavia, nel bailamme della discussione il turista avrebbe avvisato i carabinieri che hanno subito potuto avviare gli accertamenti sulla dinamica sospetta dell’evento e, benché in possesso di esigui elementi, grazie alla sua dettagliata descrizione ed eseguendo vari controlli, sono riusciti a individuare il conducente che è risultata persona già nota per fatti analoghi e che pertanto dovrà rispondere del reato di tentata truffa.
Nell’occasione i carabinieri ribadiscono l’importanza, anche nel caso in cui l’autore della truffa riesca ad allontanarsi poco prima dell’arrivo della pattuglia, permane l’importanza e l’interesse pubblico di segnalare rivolgendosi al numero unico di emergenza 112NUE eventi e fatti sospetti onde consentire comunque l’intervento delle forze dell’ordine e soprattutto l’avvio immediato delle indagini dell’Arma interessata che, come in questo caso, hanno consentito l’individuazione e la denuncia all’AG del responsabile tutelando anche, indirettamente, chiunque dopo l’odierna vittima si sarebbe potuto trovare nella stessa spiacevole situazione.