La Forestale dell’Arma dei Carabinieri di Cecina ha agito per la vigilanza e salvaguardia di un bene tanto primario quanto prezioso, l’acqua, nel solco della campagna denominata “fiume sicuro”.
Al riguardo, i Carabinieri hanno eseguito un sopralluogo in località San Vincenzino nel comune di Cecina, in area adiacente al fiume Cecina. Nell’area interessata hanno potuto rilevare ancora un caso di approvvigionamento illecito di risorsa idrica demaniale. Hanno in particolare accertato la presenza di un pozzo ad uso domestico dentro un appezzamento di terreno demaniale che è stato interamente recintato e reso accessibile solo attraverso un cancello provvisto di lucchetto; e dai controlli è emerso che la detenzione delle chiavi di apertura del lucchetto per l’accesso fosse nella disponibilità di un 69enne residente in zona, che è risultato non autorizzato in quanto non in possesso di alcun titolo di godimento del terreno e privo di qualsiasi documentazione autorizzativa pregressa del pozzo rinvenuto.
Pertanto, a suo carico è stata contestata la prevista violazione che comporta una sanzione amministrativa il cui importo può variare da euro 2.000 a 10.000, il cui effettivo ammontare sarà poi determinato a cura della Regione Toscana in qualità di Amministrazione competente.
Siamo nell’ambito della disciplina normativa regionale che si prefigge di tutelare anche il bene primario rivestito dalla risorsa idrica, la norma di settore violata è il Regolamento n. 61/R del 16 agosto 2016, di attuazione dell’articolo 11, commi 1 e 2, della legge regionale 28 dicembre 2015, n. 80, afferente alle “Norme in materia di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e tutela della costa e degli abitati costieri recante disposizioni per l’utilizzo razionale della risorsa idrica e per la disciplina dei procedimenti di rilascio dei titoli concessori e autorizzatori per l’uso di acqua”.