Per alcuni, il lavoro è una passione; per altri, un semplice mezzo per vivere. Trovare il giusto equilibrio tra la sfera lavorativa e quella privata è una sfida. Il termine "Work-life balance", coniato in Gran Bretagna negli anni '70, è tornato in auge dopo la pandemia di Covid-19 grazie al fenomeno dello smart working, ovvero la possibilità di lavorare da casa. Tuttavia, trasferire l'ufficio a casa ha sollevato molti dubbi e perplessità.
Negli anni '90, si credeva che fosse accettabile sacrificare valori importanti come la famiglia e gli interessi personali per il lavoro. Le aspettative erano alte e molti si sacrificavano per anni, affidando i figli ai nonni per poi, si sperava, godersi un meritato riposo con i frutti del proprio lavoro. Nel frattempo, molti si sono indebitati acquistando case e stipulando mutui che si sono rivelati insostenibili con la crisi economica del 2008. Il valore delle case è calato, mentre i debiti sono rimasti invariati. Il benessere tanto agognato è arrivato, ma non per tutti quelli che avevano dedicato una vita intera al lavoro, trascurando se stessi e la famiglia.
Recentemente, alcuni personaggi di successo, di fronte a grandi tragedie personali, hanno riflettuto pubblicamente sul loro passato, rammaricandosi per non aver dedicato più tempo agli affetti e alla contemplazione della natura. Ma è davvero necessario confrontarsi con un grande problema per riconsiderare il senso della nostra esistenza?
Alcuni ritengono possibile gestire intense attività lavorative senza trascurare la famiglia. Ci sono esempi virtuosi di lavoratori e imprenditori che hanno trovato il giusto equilibrio tra lavoro e impegni familiari, gestendo efficacemente il proprio tempo e imparando a dire di no quando necessario.
Per raggiungere questo equilibrio, può essere necessario analizzare con onestà intellettuale la propria vita e comprendere se la dedizione al lavoro maschera difficoltà nella gestione delle relazioni familiari. Immergersi nel lavoro può essere un modo per evitare di affrontare compiti difficili come crescere ed educare i propri figli o gestire la relazione con il coniuge. Il lavoro può offrire soddisfazioni e consensi non sempre replicabili a casa, dove le lamentele e le insoddisfazioni familiari sono frequenti. Per alcuni, è più semplice gestire colleghi o dipendenti nel contesto lavorativo piuttosto che affrontare questioni familiari.
Il contesto sociale odierno complica ulteriormente le cose. Un tempo, le famiglie avevano solidi supporti sociali, come i nonni e i vicini, e i bambini potevano giocare in sicurezza nei giardini dei quartieri. Oggi, con entrambi i genitori che lavorano, spesso ciò non è sufficiente, creando frustrazione e lasciando poco spazio per le attività quotidiane, comprese quelle più semplici ma cruciali, come ascoltare la propria famiglia senza interruzioni.
La mancanza di tempo e l'aumento degli impegni rispetto al passato mettono alla prova la nostra capacità di definire le priorità. Spesso, i sacrifici ricadono sugli aspetti della vita considerati meno indispensabili, come la cura di sé e dei propri cari. La prevenzione della salute può sembrare un lusso che molti non possono permettersi.
Guardare chi sembra riuscire in tutto può essere scoraggiante. Il successo personale dipende dalla capacità di autovalutazione e dalle decisioni, talvolta dolorose, che portano stabilità a lungo termine. Ascoltare chi ci ama non è un segno di debolezza, ma il fondamento per creare vere alleanze in famiglia, essenziali per avere successo anche sul lavoro, poiché è con il loro sostegno che possiamo dare il meglio di noi stessi.
Marco Biagi
Educatore professionale 4humans.it