Nella serata di ieri, 19 luglio, le volanti sono state inviate presso un bar in zona Shangai per la segnalazione di un cittadino tunisino in stato di alterazione, che era entrato all'interno del bar con un grosso machete in mano e aveva acceso anche dei fumogeni.
Il titolare, molto spaventato, riferiva agli agenti della Polizia, di aver avuto qualche giorno addietro una lite verbale con lo stesso straniero all'interno del proprio locale e che anche in quella circostanza lo straniero brandiva un grosso machete con il quale lo minacciava più volte, tanto da richiedere l'intervento delle Forze dell’Ordine. Da quel giorno, l’uomo è passato più volte davanti al bar, senza avere comunque nessun atteggiamento particolare.
Nella serata di ieri, verso le ore 20.00 circa, il tunisino tornava nuovamente, in evidente stato di alterazione, raggiungeva la soglia d'ingresso del bar con un fumogeno acceso e un grosso machete. Ha iniziato subito in lingua araba ad inveire contro il titolare del bar e nei confronti di una donna li presente. II tutto è durato circa 15 minuti, durante i quali lo straniero urlava sempre nella sua lingua, senza quindi far capire cosa stesse dicendo e nel contesto brandiva ed agitava in aria il grosso machete, accendendo anche un altro fumogeno.
I poliziotti, che avevano già indossato i giubbotti antiproiettile e avevano pronto il TASER, circondavano l'uomo, intimandolo a gettare a terra il machete e quindi a fermarsi. L'uomo, vista la situazione, obbediva immediatamente, posava a terra l'oggetto, e alzava le mani.
L’uomo non sapeva fornire una spiegazione plausibile circa il possesso dell’arma riferendo solamente che lo usava per andarci in giro.
Lo straniero veniva poi accompagnato presso gli Uffici della Questura per l’identificazione dove lo stesso continuava ad avere un atteggiamento poco collaborativo, minaccioso ed aggressivo verso gli Operatori. Cominciava a colpire le pareti dei muri con violenti colpi.
Da accertamenti il cittadino tunisino risultava avere numerosi pregiudizi di Polizia prevalentemente per reati contro la persona, nonché stupefacenti, specificando che episodi di questo tenore, sono già accaduti in precedenza, come l'ultimo registrato nel dicembre 2023 quando veniva deferito per il porto ingiustificato di armi e/o oggetti atti ad offendere poiché brandiva un bastone, minacciando gli avventori all'esterno di un locale pubblico a Livorno in via De Lardarel.
Inoltre, lo stesso risulta avere in atto, la misura di prevenzione dell'Avviso orale emesso dal Questore di Livorno nonché la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex compagna con I 'applicazione del braccialetto elettronico.
Alla luce di quanto sopra esposto, lo straniero veniva deferito all'A.G. in stato di libertà per i reati di minacce aggravate; porto ingiustificato di armi e/o oggetti atti ad offendere; rifiuto di dichiarare le proprie generalità e resistenza a P.U.