Articolo di Marco Biagi educatore professionale 4humans
È prossima l’uscita del nuovo libro della neuro scienziata Michela Matteoli dal tema "La fioritura dei neuroni: come sbocciare la nostra intelligenza per tutta la vita" edizioni Sonzogno. Libro che offrirà una visione innovativa e ottimistica delle potenzialità del cervello umano.
Nei miei corsi educativi, sono ormai solito integrare nozioni di neuroscienza applicata ai rapporti interpersonali. Nel settore della vendita e nella gestione delle risorse umane far comprendere ai miei studenti la differenza tra la sfera cognitiva e quella emotiva, vuol dire riuscire ad aiutarli gestire quelle emozioni che talvolta ci fanno dire e fare la cosa sbagliata. Allo stesso tempo io che credo fermamente nella formazione continua sia nella vita, che nel lavoro, trovo nelle anticipazioni del libro di Michela Matteoli ulteriori ragioni per continuare ad “innaffiare” i neuroni del mio cervello.
Il cervello umano è uno degli organi più affascinanti e complessi dell'intero corpo umano, e la scienza continua a svelarne i misteri, sebbene molto resti ancora da scoprire. La plasticità del cervello e la sua capacità di adattarsi e crescere in ogni fase della vita rappresentano una delle scoperte più rilevanti nel campo delle neuroscienze. Questo concetto sfida l'idea tradizionale che il cervello raggiunga il suo picco di sviluppo solo durante l'infanzia o l'adolescenza, e mette in luce la possibilità di una continua evoluzione neuronale.
Per comprendere appieno l'importanza della "fioritura" dei neuroni, è necessario innanzitutto comprendere cosa sono i neuroni e quale ruolo svolgono nel cervello. I neuroni sono le cellule fondamentali del sistema nervoso e costituiscono l'unità di base del cervello. (“Il Tessuto Nervoso - Immersimed”) Queste cellule specializzate sono responsabili della trasmissione di segnali elettrici e chimici attraverso il corpo, permettendo la comunicazione tra il cervello e il resto del corpo. Ogni neurone è formato da un corpo cellulare, un assone e i dendriti. Gli impulsi elettrici viaggiano lungo l’assone, mentre i dendriti ricevono segnali da altri neuroni. La sinapsi, ovvero lo spazio tra i neuroni, è il luogo dove avviene la comunicazione attraverso il rilascio di neurotrasmettitori.
La plasticità neuronale è un concetto centrale in questa riflessione e si riferisce alla capacità del cervello di modificarsi e adattarsi in risposta all'esperienza e agli stimoli. Questa capacità di riorganizzazione è particolarmente evidente durante l'infanzia, quando il cervello è estremamente malleabile e in grado di formare nuove connessioni a un ritmo rapido. Tuttavia, contrariamente a ciò che si credeva in passato, il cervello umano sembra non perdere del tutto questa capacità con l'età. Anche in età adulta e anziana, i neuroni possono ancora formare nuove connessioni e rafforzare quelle esistenti, permettendo l'apprendimento e l'adattamento costanti.
L'idea che la fioritura dei neuroni rappresenti una metafora perfetta per descrivere questo processo di crescita e sviluppo continuo è particolarmente interessante. Proprio come un fiore che sboccia, il cervello può svilupparsi in modi inaspettati e splendidi, a patto che venga adeguatamente stimolato e curato. È importante sottolineare il ruolo dell’ambiente, delle esperienze e delle abitudini nel promuovere la crescita neuronale. Attività come l'apprendimento di nuove abilità, l'esercizio fisico, la meditazione e la socializzazione possono tutti contribuire a mantenere il cervello attivo e favorire la neurogenesi, ovvero la nascita di nuovi neuroni.
Un aspetto fondamentale da considerare è il legame tra la neurogenesi e l'intelligenza. Tradizionalmente, l'intelligenza è stata vista come una qualità statica, determinata in gran parte dai geni e fissata durante l'infanzia. Tuttavia, la ricerca più recente suggerisce che l'intelligenza non è solo il prodotto di una dotazione genetica, ma anche il risultato dell'interazione tra i nostri geni e l'ambiente. La fioritura dei neuroni potrebbe spiegare perché alcune persone continuano a sviluppare nuove capacità e a mantenere una mente agile anche in età avanzata. Secondo questa visione, l'intelligenza è un processo dinamico che può essere coltivato nel corso della vita. La plasticità neuronale, in questo senso, offre una prospettiva incoraggiante: la nostra mente non è fissa, ma in continua evoluzione, modellata dalle esperienze e dagli stimoli che riceviamo.
È interessante esplorare il ruolo delle emozioni e del benessere psicologico nella fioritura dei neuroni. Lo stress cronico, ad esempio, può avere un impatto negativo sulla neurogenesi, riducendo la capacità del cervello di generare nuove connessioni e di adattarsi. Al contrario, uno stile di vita che favorisce la riduzione dello stress, come pratiche di mindfulness o esercizio fisico regolare, può sostenere la crescita neuronale e promuovere il benessere mentale. Questo concetto rafforza l’idea che l’intelligenza non è solo una questione di quoziente intellettivo, ma anche di equilibrio emotivo e salute complessiva del cervello.
Un altro elemento da considerare è la comprensione di come il cervello invecchia e cosa possiamo fare per preservarne la funzionalità. La ricerca sulla neuroplasticità ha dimostrato che, anche se il cervello cambia nel corso del tempo e alcune funzioni possono rallentare, non c'è una correlazione diretta e inevitabile tra l'invecchiamento e il declino cognitivo. Al contrario, con una stimolazione continua e un ambiente arricchito, il cervello può continuare a "fiorire" anche in età avanzata. Dovremmo quindi vedere l’invecchiamento come una fase della vita in cui possiamo ancora imparare, crescere e mantenere una mente attiva.
Infine, è importante considerare la rigenerazione cerebrale dopo traumi o malattie neurodegenerative. Seppur il recupero completo non sia sempre possibile, il concetto di neuroplasticità offre una via di speranza: il cervello ha una certa capacità di adattarsi e compensare le funzioni perse attraverso l'uso di aree cerebrali non danneggiate. Lavorare su stimolazioni mirate e attività che coinvolgono la riabilitazione cognitiva può, in molti casi, aiutare a migliorare le funzioni cognitive compromesse.
La cura dei neuroni non è solo una metafora poetica, ma un invito a riflettere su come trattiamo il nostro cervello e su come possiamo sfruttare la sua plasticità per vivere una vita più lunga, sana e mentalmente attiva. Dovremmo guardare oltre i limiti che spesso ci imponiamo, pensando che dopo una certa età o fase della vita non ci sia più spazio per l'apprendimento o il miglioramento. Al contrario, è importante nutrire il nostro cervello con esperienze nuove, stimolanti e gratificanti. Il nostro cervello ha un potenziale straordinario di adattamento e crescita che possiamo sfruttare a ogni età.