Ieri sera, 26 gennaio, presso la Centrale Operativa, scattava l’allarme relativo al braccialetto elettronico di un cittadino tunisino del 1986 gravato della misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi frequentati dalla donna stessa. Nello specifico, il sistema rilevava la presenza del braccialetto elettronico a una distanza inferiore a 500 metri dalla vittima di codice rosso.
Immediatamente veniva contattata la parte donna, una cittadina italiana del 1995, la quale riferiva di trovarsi in sicurezza nel luogo di lavoro, inoltre veniva inviato un equipaggio della Sezioni Volanti nel luogo dove lo straniero veniva segnalato dal sistema di tracciamento dei braccialetti elettronici.
Dopo un’accurata ricerca da parte del personale della Sezione Volanti, l’uomo veniva rintracciato mentre usciva da un locale del centro cittadino.
Al momento del controllo il braccialetto elettronico era funzionante e continuava ad emettere allarme acustico. Da accertamenti esperiti dal personale della Centrale Operativa risultava che allo straniero il 14 gennaio scorso era stato nuovamente informato sulla distanza che doveva mantenere dalla donna e sulle strade che non doveva percorrere per non violare la misura cautelare.
In considerazione di quanto sopra e del fatto che lo straniero reiterava la violazione dell’avvicinamento alla parte offesa veniva tratto in arresto e posto a disposizione dell’A.G.