Venerdì 7 marzo ore 17.30, Fondazione Livorno, Piazza Grande 23.
Gli antichi modi di misurare diffusi nei secoli antichi in toscana e rapportati al moderno sistema metrico decimale sono il soggetto del pratico manuale Ragguaglio delle antiche misure toscane (edito da Antiche Porte Reggio Emilia, € 14, p. 126). Parte di una serie che ha visto appena uscito quello sullo Stato della Chiesa e vedrà in primavera il manuale dedicato al Regno di Sardegna.
Le province “granducali” di Pisa, Lucca, Arezzo, Siena, Pistoia, Livorno, Grosseto e le isole d’Elba e Gorgona avevano specifiche e antiche pratiche misuratorie, diverse tra loro anche a brevi distanze geografiche.
Poi nell’Italia unita braccio, stajo barile, canna, catastino, traino, fiasco, quartuccio, passetto e stioro, coltra e tanti altri sono sostituiti dal, metro, dal litro e dal chilo (coi loro multipli e sottomultipli) nella vita quotidiana.
Il volumetto è un utile e pratico strumento che aiuta non solo gli studiosi nella lettura dei documenti d’archivio, ma anche gli appassionati ad inquadrare meglio un importantissimo passaggio epocale, per altro poco conosciuto. Sparsi qua e là sui muri delle piazze del mercato o dei palazzi di Governo sopravvivono antichi campioni di unità misuratorie a ricordarci il cambio operativo nella misura.

