Tra gli attuali fenomeni che destano maggiore attenzione, le truffe on line sono oggetto di azione costante di contrasto da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, nell’ambito dell’intensificazione dei relativi servizi secondo le linee condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Livorno. L’azione è svolta sia in ottica prioritariamente preventiva, attraverso costanti incontri informativi tenuti dall’Arma labronica in tutto il territorio della provincia, che attraverso una profonda azione di repressione, con indagini tese ad individuare e perseguire gli autori.
In tale ambito sono intervenuti di recente i Carabinieri della Stazione di Campiglia Marittima che, a conclusione di un’indagine, hanno identificato due presunti autori di un raggiro ai danni di un settantenne del posto. La vittima, agli inizi di ottobre dello scorso anno, era stata attirata da un annuncio di vendita di un trattore su un sito di e - commerce e aveva avviato una interlocuzione tramite messaggistica istantanea con il presunto venditore che si spacciava per un addetto di un’azienda di ricambi del livornese. Nel corso della contrattazione i due si sarebbero accordati sul prezzo (4.400 euro) e la vittima, persuasa della buona fede del venditore e della genuinità dell’affare, avrebbe acconsentito ad effettuare quattro bonifici in momenti diversi a favore di un iban che gli sarebbe stato indicato, ammontanti in totale a 2.200 euro. La restante parte del pagamento invece sarebbe stata poi corrisposta alla consegna del trattore.
Dopo la corresponsione del denaro, però, il cittadino si è visto rivolgere da parte del sedicente venditore la richiesta di un’ulteriore tranche di soldi alla quale però l’uomo, insospettito, non ha voluto acconsentire. A quel punto l’interlocutore è sparito rendendosi irreperibile.
Realizzato di essere stato vittima di truffa, la vittima ha deciso di denunciare rivolgendosi ai Carabinieri di Campiglia che hanno avviato le indagini. Seguendo anche il flusso della somma di denaro, ed incrociando tutti gli elementi raccolti, sono risaliti all’identità di due uomini originari del crotonese, di 28 e 52 anni, con precedenti anche specifici, i quali sono stati denunciati all’AG di Livorno per truffa in concorso.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
I Carabinieri, alla luce dell’ennesima truffa, richiamano l’attenzione dei cittadini a fare massima attenzione a situazioni particolari in cui si viene contattati e/o avvicinati da soggetti sconosciuti e dal comportamento sospetto nonché ribadiscono di adoperarsi con le migliori prassi in relazione anche alle sempre più frequenti fattispecie di reato scaturite da collegamenti su siti internet ed acquisti online particolarmente convenienti, dietro i quali, talvolta, si celano persone senza scrupoli, dedite a truffe e raggiri.
Durante le trattative è raccomandabile utilizzare strumenti di comunicazione diretti, quali telefonate, più facilmente tracciabili rispetto a semplici messaggi tramite social network e verificare, anche tramite web, la reale presenza di aziende o rivendite. In caso di dubbi, ci si può sempre rivolgere ad una delle 27 Stazioni Carabinieri del territorio della Provincia di Livorno per esporre i propri sospetti e verificare ogni dubbio.
Il reiterarsi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che i Carabinieri di Livorno raccomandano in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o richiesta in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
A tal riguardo nei suddetti casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.
In tale ottica pertanto, prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 N.U.E. per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.
In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore.