Non è una bufala, una fake news, uno scherzo. È davvero così: il generale, in questo momento, sta vendendo più libri di altri bravi scrittori/scrittrici. Ci sarà una ragione, no? Certo, la curiosità. E in alcuni casi la morbosità, perché si trattano argomenti sul sesso, la violenza, le morti, le catastrofi. Si sa, il male attrae, e quindi l’essere umano si crogiola nelle cattive notizie, se ne nutre. Purché non accada a lui stesso, naturalmente. Il generale Vannacci, di cui mi piacerebbe evitare di parlarne (ma lo faccio perché non riesco a trattenermi), sta vendendo molti, moltissimi libri. Nonostante le critiche, feroci e assordanti, il suo libro è in cima alle classifiche. Lo ha pubblicato con Amazon, piattaforma in self publishing, e la fortuna ha abbracciato un uomo che nonostante sia al servizio dello Stato, si è permesso di scrivere cose di cui ormai tutti siamo a conoscenza. Razzismo e omofobia sono le principali accuse che gli sono state mosse. Devo dire la verità, non ho letto il libro, e dunque qualcuno potrà dire che, se non l’ho letto, non posso giudicare. Sarà anche vero, ma le frasi ormai note che sono state mostrate sui social e in tv, mi bastano per capire che tipo è il nostro “scrittore”. Ora ci manca solo che una grossa casa editrice gli proponga un contratto e allora sì che considererò il genere umano (una bella fetta) degna di appartenere a un nutrito stuolo mefistofelico. Scommetto quello che volete che questo accadrà. Per pura vostra informazione, nella mia vita, fino ad ora, ho dato vita a otto libri, ho scritto sceneggiature per la tv, il cinema e il teatro. Sono anche musicista, e fino a qualche anno fa ho suonato con Morricone, Piovani, Bacalov, Piersanti, Piccioni, Frizzi, Ortolani e decine di altri. Non volevo scrivere il mio curriculum, ma solo farvi notare che nonostante abbia fatto un sacco di belle cose, non diventerò ricco come il generale. Com’è strano il destino. Forse, se diventassi un delinquente e scrivessi il libro della mia vita, allora sì che venderei tanti libri! No, preferisco essere quello che sono, onesto, democratico, libero, orgoglioso di me stesso, povero.
Sia chiaro, non comprerò mai il libro del generale. E se voi state per comprarlo… beh, fate voi.
Sergio Consani