Il personale del Commissariato di PS di Cecina ha denunciato quattro persone in due casi diversi di cui due (cittadino italiano e cittadina rumena) per truffa in concorso e due di origine pakistana per truffa e ricettazione.
Nel mese di ottobre negli uffici del Commissariato di Cecina una signora presentava denuncia in merito ad una truffa on line di cui era stata vittima: la signora, infatti, aveva tentato l’acquisto di un frigorifero di una nota marca, per un costo di euro 1349,00 procedendo al pagamento del prezzo, tramite home banking, ma la merce non le veniva mai consegnata.
La donna provava ad annullare il proprio ordine, ma lo storno del pagamento ed il conseguente rimborso non andavano a buon fine.
Le indagini effettuate portavano gli inquirenti all’individuazione di una ditta; infatti, il pagamento in questione era pervenuto a favore di un’impresa di cui una cittadina rumena risultava essere la titolare, mentre l'utenza telefonica utilizzata per i contatti di carattere amministrativo risultava intestata al cittadino italiano.
Entrambi venivano così denunciati per truffa in concorso.
A carico di entrambi risultano precedenti per truffa in concorso effettuate con le medesime modalità.
Inoltre, sempre nell’ambito delle truffe on line, sono stati denunciati anche due cittadini pakistani (del’90 e ‘94) per truffa e ricettazione.
Il tutto è iniziato con una denuncia di un cittadino italiano presso il Commissariato nel mese di luglio.
La vittima riceveva sul proprio cellulare un messaggio contenente un link a cui lo stesso accedeva inserendo tutti i suoi dati personali compreso il numero della carta di credito.
A ciò facevano seguito avvisi telefonici nonché sms sul proprio cellulare che attestavano il prelievo di denaro avvenuto sul proprio conto corrente pari a 2.100 euro.
Dalle indagini, la cifra versata risultava finire su di un conto corrente intestato ad una società di servizi il cui intestatario risulterebbe già essere censurato per truffa per un fatto analogo, e già denunciato lo scorso mese di agosto presso una stazione di Carabinieri da un'altra vittima, questa volta un cittadino tedesco.
Nel mese di agosto anche una cittadina di Reggio Calabria aveva sporto denuncia di phishing presso il compartimento postale di Reggio segnalando anch’essa un ammanco di 1490,00 come provento di truffa dal proprio conto.
Ulteriori indagini facevano emergere che i vari bonifici, effettuati dagli ignari malcapitati, venivano disposti a favore di una società “X” dai cui accertamenti a carico emergeva che si tratta di una società a responsabilità limitata con amministratore unico uno dei due pakistani, mentre l’altro risultava esserne socio.
La società si ritiene sia solo fittizia, in quanto nell’indirizzo indicato sul sistema informativo risulterebbero presenti due aziende diverse: una metterebbe a disposizione spazi di co-working con recapiti e connessioni internet, mentre l’altra risulterebbe essere una società di assicurazioni.
I due cittadini pakistani venivano denunciati per truffa e ricettazione.