A seguito di attività di controllo economico del territorio, connessa all’incrocio di input informativi con analisi delle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle hanno individuato un panificio con rilevanti alert di rischio dal punto di vista fiscale; un’attività molto florida che produce e vende dal pane fresco, alle pizze e “schiacce”, nonché panini e tramezzini. Anche in questo caso il monitoraggio del territorio “virtuale” ha offerto utili spunti per l’attività d’intelligence e la rilevazione di evidenti elementi di redditività, molto contrastanti con quanto risultava dalle dichiarazioni presentate al Fisco.
I militari hanno quindi avviato le attività ispettive del caso e sviluppato, in pieno e costante contraddittorio con la parte, i riscontri del caso. Essenziale è stato lo sviluppo dei dati economico-finanziari e delle indagini bancarie, a fronte delle quali è emerso come, in 4 anni, le movimentazioni finanziarie sono state ben superiori a quanto indicato nelle dichiarazioni annuali.
All’esito dei riscontri e delle puntuali contestazioni effettuate dalle Fiamme Gialle sulla base dei plurimi elementi acquisiti, è quindi emerso come il panificatore in 4 anni abbia omesso di dichiarare al fisco oltre 1,1 milioni euro, con conseguenti violazioni Iva per altri 100mila euro. Un dettagliato rapporto è stato inoltrato al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate per le conseguenti determinazioni di accertamento e sanzioni.
È bene ribadire e sottolineare come l’evasione fiscale, oltre a costituire una grave violazione in sé, consente agli imprenditori infedeli di sfruttare indebiti vantaggi legati alla possibilità di praticare prezzi inferiori rispetto alle attività economiche che operano nel rispetto delle regole e del mercato. La Guardia di Finanza proseguirà incessantemente anche nel 2024 l’attività di tutela degli interessi del Fisco e degli imprenditori in regola, a salvaguardia del libero mercato, della concorrenza e dei cittadini.