Lunedi 12 febbraio 2024, alle ore 10, la Questura terrà la breve cerimonia commemorativa in suo ricordo (rinviata da sabato 10 febbraio a domani lunedì 12 per le avverse condizioni meteo), alla presenza di autorità civili e religiose che si porteranno nei pressi del Monumento ai Caduti, nell’Area della Memoria in Piazzale Caduti della Polizia di Stato, dove già è già presente un cippo con la targa dedicata a Giovanni Palatucci, per deporre nell’occasione un omaggio floreale simbolo del ricordo.
Presenzieranno alla cerimonia il Sig. Questore, il Sig. Prefetto, insieme ai signori Dirigenti unitamente a rappresentanti degli uffici della Questura e delle specialità e Salvatore Don Placido Bevinetto, Cappellano della Polizia di Stato di Livorno.
Giovanni Palatucci ultimo Questore di Fiume, Servo di Dio, Giusto tra le Nazioni, Medaglia d’Oro al Merito Civile, di origine campana, era un giovane commissario di polizia quando, nel 1937, venne assegnato all’ufficio immigrazione della città istriana di Fiume (ora Rijeka-Croazia); in pieno secondo conflitto mondiale, fu incaricato poi di assumere la reggenza di Questore della città.
Nel suo breve ma intenso servizio mise in atto una vera e propria azione di salvataggio sistematico in favore di cittadini di religione ebraica e di perseguitati dal regime nazista.
Nel momento in cui ebbe l’opportunità di mettersi in salvo, preferì senza esitazione usare il salvacondotto che gli era stato offerto per salvare altre persone, decidendo di rimanere eroicamente al suo posto, per proseguire la sua missione in favore del prossimo e nella piena consapevolezza di essere in pericolo di vita.
La sua opera ha contribuito a salvare la vita di circa 5000 persone e per questo lo stato di Israele gli ha conferito il titolo di “Giusto tra le Nazioni” e presso il Museo Memoriale dell’Olocausto – Yad Vashem è stato piantumato un bosco di 5000 alberi a lui intitolato.
Purtroppo, non è riuscito a salvare la sua vita. Infatti, i nazisti, che scoprirono il suo progetto, lo arrestarono nel 1944 e, ristretto all’interno del campo di sterminio di Dachau (Germania), morì il 10 febbraio del 1945.San Giovanni Paolo II, durante il Giubileo del 2000 lo ha annoverato fra i martiri del ventesimo secolo.