Erano circa le 11:00 del mattino di domenica 18 febbraio u.s., una giornata dalla temperatura primaverile che poteva essere teatro di una tragedia se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di un giovane maresciallo dei carabinieri in quel momento libero dal servizio.
Un settantaduenne piombinese stava passeggiando insieme alla moglie sul marciapiede di via Giordano Bruno a Piombino quando, poco dopo aver oltrepassato l’ingresso della locale Compagnia Carabinieri, si è sentito improvvisamente male e, dopo aver cercato inutilmente di appoggiarsi al muro di cinta della caserma, è caduto a terra perdendo i sensi. Le urla della moglie sono state udite fin dall’interno della caserma da cui sono usciti immediatamente tre carabinieri i quali, constatata la gravità della situazione, si sono prodigati a soccorrere l’anziano svolgendo un coordinato lavoro di squadra: uno è rientrato in ufficio per prelevare l’apparato defibrillatore in dotazione, il secondo si è precipitato a piedi presso la vicina pubblica assistenza con la speranza di trovarvi un medico, in quel momento però già impegnato in altra emergenza, mentre il terzo ha allertato telefonicamente il 118.
Il più alto in grado dei tre nonché il più giovane, il Maresciallo Raffaele Pisacreta, ventiquattrenne ma già comandante interinale della Stazione Carabinieri di Piombino, accertata l’“assenza di polso”, ha iniziato personalmente le manovre salvavita apprese nei corsi BLS (Basic Life Support) impartiti dall’Arma. Dopo il primo dei cinque cicli, alternando le previste compressioni ed insufflazioni, l’anziano ha iniziato a tossire, primo segnale che la tempestività e la buona esecuzione dell’intervento stavano dando risultati, ma la manovra è continuata senza tentennamenti fino al completamento dei cicli previsti. Cinque lunghi e faticosi minuti ma essenziali per la vita del malcapitato. Nel frattempo, è giunto sul posto il personale sanitario del 118 che ha trasportato il settantaduenne presso il pronto soccorso dell’Ospedale Villamarina di Piombino dove è tuttora ricoverato, in condizioni critiche ma non in pericolo di vita.