I Carabinieri della Stazione di Piombino, su disposizione della Procura della Repubblica di Livorno, hanno dato esecuzione ad ordinanza di aggravamento di misura cautelare a carico di un giovane della zona, poco più che ventenne, e già con un passato di trascorsi giudiziari penali.
Il ragazzo era stato tratto in arresto lo scorso gennaio per rapina aggravata e lesioni personali aggravate in quanto, assieme ad altri coetanei, era stato accusato di aver commesso un furto con strappo ai danni di un’anziana donna, peraltro facendola cadere e provocandole lesioni personali per 30 giorni. L’AG labronica competente, ad oltre un mese dalla data di carcerazione, aveva disposto la sostituzione della misura cautelare con quella degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico da eseguirsi presso l’abitazione della madre a Piombino, senza poter comunicare con nessuno ad eccezione dei conviventi. I primi di aprile gli era stato concesso anche di assentarsi per alcune ore durante il giorno per potersi recare a lavorare nel settore della ristorazione. Tuttavia, in diverse occasioni, a seguito dei controlli dei carabinieri, sarebbe stato sorpreso essersi allontanato da casa senza le previste autorizzazioni. I carabinieri l’hanno deferito all’AG di Livorno, per ogni mancanza riscontrata e per evasione.
Il Giudice ha disposto l’aggravamento della misura cautelare precedentemente erogata in quella maggiormente afflittiva della custodia in carcere, prontamente eseguita sempre dai carabinieri di Piombino che lo hanno ristretto presso il carcere delle “Sughere”.