Alle 04.30 circa di mercoledì 12 giugno, personale della Sezione Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, percorrendo Viale Italia notava un’autovettura marca Fiat modello “600” di colore giallo con due persone a bordo e decidevano di controllarle. Il conducente dell’autovettura alla vista delle Volanti aumentava la velocità cercando di eludere il controllo ma nonostante ciò, dopo alcune centinaia di metri, i poliziotti riuscivano a bloccare il mezzo.
I due soggetti erano due cittadini stranieri, il conducente di nazionalità tunisina del 1989 mentre il passeggero cittadino del Marocco del 1979.
I due stranieri molto nervosi al controllo di Polizia, nonostante avessero le chiavi dell'autovettura, non sapevano giustificarne il possesso. Il mezzo risultava di proprietà di una cittadina livornese che, contattata telefonicamente dichiarava di aver regolarmente parcheggiato l’autovettura il giorno 10 giugno nel garage di proprietà senza più utilizzarla. La donna scendeva nel garage e constatava che l’autovettura non era più presente.
I due stranieri venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura per i successivi accertamenti di rito. Gli operatori di polizia durante la perquisizione rinvenivano in possesso del conducente uno sfollagente telescopico in acciaio, mentre in possesso del passeggero un cacciavite a taglio della lunghezza di cm. 20, un coltello a serramanico della lunghezza di cm 19.
Inoltre, dal controllo alla Banca Dati il tunisino risultava avere a suo carico due Ordini del Questore di Pisa a lasciare il territorio nazionale, mentre il cittadino marocchino risultava avere numerosi precedenti di Polizia nonché condanne per reati contro il patrimonio, nello specifico furto e stupefacenti, e inoltre in atto un rintraccio per la notifica del provvedimento di esecuzione di pene.
I due stranieri venivano deferiti in stato di libertà in concorso in merito al reato di ricettazione; il tunisino veniva deferito in stato di libertà anche per il reato di possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere nonché per la reiterata inottemperanza dell'ordine del Questore della provincia di Pisa a lasciare il T.N.
Invece il marocchino oltre ad essere deferito in stato di libertà anche per il possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, gli veniva notificato il provvedimento di esecuzione di pene e quindi veniva associato alla locale casa Circondariale “Le Sughere”