I Carabinieri della Stazione di Ardenza, coadiuvati dai colleghi del NORM della Compagnia di Livorno, hanno tratto in arresto un trentasettenne livornese gravemente indiziato di lesioni a danno di un familiare.
L’uomo era già fuori di sé quando i Carabinieri sono intervenuti presso l’abitazione familiare in cui viveva con i propri congiunti, a seguito di una presunta lite avvenuta poco prima e che ha costretto il parente, vittima, a presentare più di una denuncia ai carabinieri per condotte violente subite a casa.
Infatti, nell’ultimo periodo l’uomo avrebbe offeso e minacciato in più occasioni il parente, per poi passare direttamente ai fatti, alzando anche le mani.
Dall’esame dei fatti a cura dei carabinieri, è emerso che l’uomo, durante la notte di qualche giorno addietro, nel corso di una lite scaturita da futili motivi, sembra per richieste di denaro, avrebbe colpito un familiare con oggetto contundente. Lo scopo di tanta violenza parrebbe essere da ricondurre alla insistente richiesta di soldi.
Tuttavia, l’insostenibilità della situazione che si è creata all’interno delle mura familiari ha indotto il familiare a rivolgersi ai carabinieri, che prontamente intervenuti alla richiesta di aiuto, hanno proceduto ad arrestare l’uomo in flagranza di reato.
I militari hanno fatto accompagnare la vittima al pronto soccorso dove, dopo essere stato visitato e medicato, è risultato affetto da prognosi di venti giorni.
L’uomo, ancora in forte stato di agitazione, dopo essere stato bloccato e condotto presso gli uffici dell’Arma, è stato poi collocato agli arresti domiciliari presso la residenza di altro familiare, mentre la vittima, seppur spaventata e dolorante ha potuto fare ritorno a casa.
Per il trentottenne, il cui arresto è stato convalidato, è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ad altri familiari conviventi.