Il 28 giugno 1943 Livorno subì un bombardamento aereo particolarmente pesante che causò la morte di numerosi civili, purtroppo inconsapevoli della inadeguatezza dei rifugi che erano stati allestiti dal regime per dare riparo alla popolazione.
Nei quartieri nord della città, tante persone trovarono la morte in due rifugi per civili e in un altro rifugio destinato alle operaie che lavoravano in un gommificio nelle vicinanze della ferrovia.
Da tanti anni, nella mattina del 28 giugno, alcuni parenti, insieme a rappresentanti dell’Amministrazione comunale e delle Associazioni dell’antifascismo e della resistenza, si ritrovano spontaneamente nei luoghi dove un tempo sorgevano questi ripari, per deporre mazzi di fiori e commemorare le vittime.
Dopo l’ex rifugio di via Galilei angolo via Garibaldi, dove perirono molti cittadini, altri momenti commemorativi sono tradizionalmente previsti al civico 30 di via Mastacchi e alla lapide posta in via delle Sorgenti, all’altezza dell’ex passaggio a livello.
Anche quest’anno le cerimonie organizzate dal Comune di Livorno (che sarà rappresentato dall’assessore Andrea Raspanti) insieme ad Anpi, Anppia, Anei, Aned sezione interprovinciale di Pisa e al Centro Studi Don Angeli, prevedono il ritrovo alle ore 10 di venerdì 28 giugno presso la lapide posta all’esterno dell’Istituto Tecnico Industriale di via Galilei 68. Al suono della sirena dell’originale sistema di allarme antiaereo ancora conservato all’Istituto, si darà il via al percorso commemorativo.
Quest’anno, per la prima volta grazie alle ricerche effettuate dalle associazioni, è prevista, nei vari luoghi, anche la lettura di gran parte dei nomi delle vittime.
Dopo le altre due tappe in via Mastacchi 30 e al cippo di via delle Sorgenti, l’iniziativa si concluderà in via Baciocchi, presso la targa posta sulla facciata dell’Istituto La Provvidenza, con la lettura dei nomi delle 28 bambine che quel tragico giorno perirono nel bombardamento dell’asilo.
(Foto Comune di Livorno)